Se vuoi trovare qualcuno che ti dica che il digiuno fa bene, lo trovi, se vuoi trovare qualcuno che ti dica che il digiuno fa male, lo trovi. Internet è pieno di informazioni che si contraddicono l'un l'altra e il digiuno non è un eccezione. Qui non andremo ad affrontare il digiuno come metodo di dimagrimento come sta andando di moda ultimamente, tipo digiuno intermittente e cose così, ma andremo a vedere come e perché il digiuno viene utilizzato in naturopatia.
Cosa succede se mettiamo il nostro apparato digerente a riposo?
Si rigenerano le ghiandole digestive, si acquisisce una maggiore capacità di sintetizzare enzimi, si assimilano meglio i nutrienti, si eliminano le tossine e si riduce la produzione di rifiuti.
Il digiuno può avere durate diverse, anche molto lunghe, ma per periodi superiori ai 4/5 giorni è sempre meglio affidarsi al medico. I benefici del digiuno si possono riscontrare già con soli 2/3 giorni di pratica dove si avrà una pulizia del corpo perché inizia l'autolisi.
Cosa significa autolisi? Significa che il corpo "si mangia" da solo, ma il nostro corpo è programmato talmente bene che quello che va a mangiare sono le cellule danneggiate che quindi una volta eliminate durante l'autolisi vanno poi a rigenerarsi.
Il digiuno non può essere iniziato da un giorno all'altro e non può essere praticato da tutti, nemmeno il digiuno breve, ad esempio persone che sono sotto trattamenti medici o indebolite fisicamente o mentalmente dovrebbero evitare questa pratica, ma anche donne in gravidanza e persone sottopeso.
Prima di iniziare un digiuno bisogna preparare il corpo per poterlo affrontare al meglio e in questo può essere d'aiuto il vostro naturopata di fiducia che potrà dare delle indicazioni per poter affrontare questa pratica o che vi indirizzerà dal medico se potrebbero esserci delle controindicazioni nel farlo.
Il digiuno di cui sto parlando non è il digiuno secco, quello non ve lo consiglio, ma è un digiuno solo per quel che riguarda il cibo in quanto invece consiglio di stimolare il fegato, l'intestino e i reni con delle tisane calde oltre che con almeno 1,5lt di acqua al giorno.
Ci sono altre pratiche da fare durante il digiuno e erbe diverse per le tisane per aiutare il corpo a rigenerarsi ma vanno personalizzate in base ai punti deboli di ognuno.
Anche l'interruzione del digiuno non può essere fatta da un giorno all'altro ma bisogna riavviare l'alimentazione in maniera graduale inizialmente con delle verdure al vapore per riabituare l'apparato digerente.
Ma quando farlo questo digiuno? Il digiuno va fatto principalmente quando ci si sente pronti a livello mentale oltre che fisico e si hanno dei giorni a disposizione in cui si può stare tranquilli e si ha la possibilità di avere del tempo anche per la meditazione. Come periodo dell'anno ideale sarebbe la primavera in quanto dato il clima ci sono più possibilità di passare più ore in mezzo alla natura e si può beneficiare per più ore al giorno del sole.
Per chi non è pronto per il digiuno o vuole provare qualcosa di più "soft" senza nessun tipo di controindicazione, c'è la possibilità di praticare la monodieta per qualche giorno/una settimana e anche in questo cosa andiamo a far riposare l'apparato digerente.
La monodieta consiste nell'alimentarsi con un solo cibo, diverso in base al tipo di disturbo, per tutto il periodo scelto, senza l'aggiunta di grassi o zuccheri ma con la possibilità di utilizzare le spezie. I cibi che si possono utilizzare per fare la monodieta sono ad esempio le mele (cotte o crude), brodo di verdure (no pomodoro perché acidificante una volta cotto ma spiego in un altro articolo l'importanza dell'equilibrio acido/base) , cereali senza glutine (ad esempio riso integrale), patate bollite o al vapore.
Oltre al cibo scelto per la monodieta c'è la possibilità di utilizzare degli estratti di frutta o verdura in base all'effetto che si vuole ottenere, assumendoli al mattino a digiuno.
Quindi, ricapitolando, il digiuno fa bene? SI, se fatto con attenzione ai propri disturbi, il digiuno può essere un'arma molto utile per resettare il proprio organismo e ripartire con abitudini e pratiche più sane.
